
Era l’ottobre del 2017 quando, dopo la proficua giornata di studi “L’arenaria di Montovolo – Storia, geologia, architettura, lavoro” con un gruppo di appassionati è nata l’idea di realizzare una serie di azioni per rivalutare e rilanciare la pietra arenaria di Montovolo e la sua lavorazione.
Questa intenzione ha dato origine ad un’iniziativa di ampio respiro chiamata “Progetto Montovolo” che prevede, fra le sue quattro direttrici di lavoro, la salvaguardia dell’antico mestiere del “lavorare il sasso”.
Gli sforzi della nostra Associazione tesi a preservare e tramandare le antichissime tecniche degli scalpellini hanno portato, nel 2019, alla stampa del libro “Storie di pietre e scalpellini del bolognese” scritto da Alfredo Marchi, scultore, maestro scalpellino e grande studioso di storia locale; e grazie alla disponibilità di quest’ultimo e degli artisti della pietra Giancarlo Degli Esposti e Rodolfo Mucci a trasmettere il loro sapere acquisito grazie ad una pluridecennale esperienza sul campo, nell’Ottobre del 2021 ha visto la luce il primo corso di avvicinamento alla scultura su pietra arenaria.
Da allora la nostra attività didattica non si è più fermata e, grazie ai due corsi all’anno organizzati fino ad oggi (gennaio 2025), siamo riusciti a formare e iniziare nell’arte della lavorazione della pietra più di una settantina di soggetti, un terzo dei quali, grazie alla passione e agli insegnamenti dei nostri maestri, ha raggiunto abilità professionali di alto livello e continua regolarmente a frequentare a titolo personale il laboratorio della Spintona (sede dei nostri corsi) e a collaborare attivamente alle nostre attività di promozione e divulgazione di questo antico mestiere.

È nata dunque l’esigenza di un nome e un logo che racchiudesse e rendesse immediatamente riconoscibile questa realtà, soprattutto dopo il riconoscimento delle Denominazione Comunale d’Origine (De.Co) conferita con delibera del 10 aprile 2024 dalla Città metropolitana di Bologna all’arte dello scalpellino e della scultura in arenaria portata avanti dalla nostra Associazione.


Ed è così che, grazie alla fruttuosa collaborazione con tre studentesse dell’indirizzo di grafica dell’Istituto di Istruzione Superiore Luigi Fantini di Vergato è nato il logo de La Bottega degli Scalpellini, il settore operativo della nostra Associazione che si occupa di tutte le iniziative legate ai corsi di avvicinamento alla scultura e all’arte della lavorazione della pietra arenaria.
Il gruppo degli scultori/scalpellini dell’associazione Fulvio Ciancabilla ha pensato di creare un proprio logo al fine di presentarsi, per le sole iniziative che hanno come tema la lavorazione e l’arte della pietra, in maniera più chiara e diretta. Naturalmente, questo logo, dovrà essere presentato in coppia con quello ufficiale dell’associazione.
Questa rappresentazione è il frutto della sintesi di varie proposte e considerazioni all’interno del gruppo che vogliono sottolineare alcuni significati e riferimenti condivisi. L’aspetto grafico è stato curato dalle studentesse della classe quarta del I.I.S. Luigi Fantini di Vergato indirizzo Grafico Pubblicitario.
Il punto di partenza del tratto che disegna il logo parte da destra verso sinistra e delinea subito la siluètte dei monti Vigese e Montovolo da dove proviene la bella pietra arenaria usata per secoli dagli scalpellini che il gruppo sente come propri maestri. Il disegno prosegue poi per formare un cerchio che si sta evolvendo in senso antiorario. Questo, per evidenziare la volontà di ritornare a quell’antico mestiere, cosi caratterizzante per il territorio dove hanno sede, ma che rischiava di scomparire. Il piccolo fiore a sei petali nel cerchio che compare all’interno della circonferenza è un simbolo antico spesso inciso sui portali delle antiche case di questo Apppennino. Oggi comunemente chiamato “fiore della vita” si arricchisce, nell’iconografia locale, di una cornice composta di altri sei petali a significare che ogni fiore (essere vivente) è strettamente collegato con le altre vite.
Infine c’è la scelta di chiamare il gruppo “la bottega degli scalpellini” come in antichità si chiamavano i luoghi dove i maestri formavano nuovi artisti ed artigiani, dove gli antichi saperi si tramandavano e si evolvevano.






I 3 MAESTRI

Giancarlo Degli Esposti
Alfredo Marchi
Rodolfo Mucci
I 20 PUNCIOTTI

Fiorenza Anderlini
Giancarlo Betti
Gian Luca Boschi
Elena Burzi
Loris Capitani
Sabato Crescenzo
Maria Chiara Daldi
Adriano Daniotti
Eugenio Daniotti
Fernando Fanti
Stefano Fogacci
Fabio Frison
Vincenzo Gialone
Giorgio Masina
Davide Montanari
Giancarlo Poli
Francesca Rossi
Barbara Sandri
Samuele Stefanelli
Ginevra Testa
Roberta Tiberi
Riccardo Vaccaro
Simone Zucchini